Artigianato ligure
La lavorazione della seta ebbe origine nel ‘500 a Fontanabuona e nel Tigullio, nel ‘600 erano rinomati e pregiati i velluti e i damaschi genovesi. L’artigianato tessile di pizzi e merletti al tombolo e macramè è nato nel XII secolo ed ancora diffuso. Nel ‘700 arrivarono a Genova i tessuti di origine indiana e nacque così la produzione dei Mezzari, grandi veli dai vari urilizzi con stampe di origine persiana.
La lavorazione dei metalli con la produzione in filigrana d’oro e argento dei fraveghi genovesi, raggiunse il massimo splendore, e la lavorazione del ferro nelle valli fra Genova e Savona è stata molto attiva, soprattutto grazie allo sfruttamento del ferro dell’Isola d’Elba. Molto importante è, inoltre, la produzione dell’ardesia con la quale si fanno molti oggetti e la cui industria richiede notevole senso artistico.
Il vetro poi, soprattutto nell’entroterra di Savona, è sempre stato un’attività importante nell’epoca preindustriale e continua, ancora oggi, la tradizione del vetro artistico. Ad Albisola e Savona, la ceramica artistica fa da padrona da secoli, e molti artisti scultori del novecento hanno collaborato con i maestri albisolesi. E’ altresì importante la lavorazione del legno, che produce le sedie campanine a Chiavari e, nella cantieristica navale spesso viene sostituito da materiali moderni.