Dall'età romana alla prima Crociata
Prima del 218 a.C, i romani fondarono una base navale a Genova che nella Seconda Guerra Punica si alleò con Roma. Per questo motivo, nel 205 a.C., Magone la distrusse: tuttavia, le tribù liguri si erano alleate con i Cartaginesi e resistettero decenni al dominio di Roma che infine, ebbe la meglio. La Liguria divenne così la IX regio dell’Italia di Augusto.
Le strade costruite dai romani, le vie consolari, tra il II ed il I secolo a.C., contribuirono alla romanizzazione del territorio, di cui le principali città erano Genova (Genua), Albenga (Albingaunum), Albisola Superiore (Alba Docilia), Luni (Luna), Ventimiglia (Albintimilium), Vado Ligure (Vada Sabatia) e Sestri Levante (Segesta Tigulliorum).
Questi centri principali mantennero il loro ruolo di capoluogo anche dopo la caduta dell’impero romano e l’invasione dei barbari e, intorno al V secolo, divennero sedi di diocesi. Con i Bizantini poi, la Liguria fu Provincia Maritima Italorum fino al 643, anno della conquista longobarda.
Nel 774, il Sacro Romano Impero di Carlo Magno costituì una marca tosco-ligure finché nel X secolo, Berengario la divise in tre: a ponente Arduinica, al centro Aleramica e a levante Obertenga. Dall’890 al 975, vi furono poi le numerose e ripetute incursioni dei saraceni stanziati a Frassineto (Saint Tropez) che costrinsero i liguri a spostarsi dal mare alle colline finché i soldati delle tre marche e i provenzali di Guglielmo d’Arles non li cacciarono definitivamente. Con la prima Crociata, alla quale parteciparono molti centri liguri e la nascita dei Comuni, l’anno Mille segnò l’inizio della rinascita per la regione che intensificò anche i commerci marittimi nei porti di Genova, Savona e Noli.